Psicoterapia per bambini
Psicoterapia per bambini: come agire per i suoi disturbi.

Psicoterapia per bambini: analizziamo la psicologia dei più piccoli
Può accadere che i bambini manifestino delle forme di disagio in varie tipologie e intensità.
Ad influire negativamente sullo sviluppo psichico ed emotivo dei più piccoli ci sono diversi fattori, come ad esempio:
- Separazione, divorzio, o rapporto conflittuale dei genitori;
- Perdita di una, o più figure di riferimento;
- Stili educativi autoritari o permissivi;
- Genitori rifiutanti,
ecc…
OMS dati su disagio infantile
Gli ultimi dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ci dicono che il disagio infantile è in forte aumento e in questo senso non si può non pensare anche agli effetti sulle psiche che ha portato la pandemia da Covid-19.
E’ molto importante che i genitori, o chi per loro, si accorgano tempestivamente dei comportamenti che il bambino mette in atto per comunicare loro il problema e soprattutto che non li sottovalutino.
Molto spesso ci si approccia ai bambini quasi come se non fossero anch’essi degli esseri pensanti con le loro problematiche e fragilità, e che determinati comportamenti siano solo un modo per andare contro i genitori e far perdere loro la pazienza.

Manifestazioni di disturbo psichico nei bimbi
Queste manifestazioni possono essere:
- Eccessiva irritabilità e/o aggressività;
- Disturbi del sonno;
- Ansia;
- Fobie;
- Ossessioni;
- Tristezza apparentemente immotivata;
- Cambiamenti nell’alimentazione,
ed altri…
I principali strumenti di cui si avvale lo psicoterapeuta in ambito infantile sono il gioco e il disegno.

Il gioco
La parola gioco deriva dal latino “iocus” e cioè scherzo, burla; oppure “ludus”, che stava ad significare appunto gioco, passatempo ma anche Scuola.
L’importanza del gioco per la sana crescita dei fanciulli era, quindi, già nota al tempo dei Romani e dei Greci.
Questo concetto lo ritroviamo successivamente anche nel pensiero di Rousseau che, a differenza di Romani e Greci che “insegnavano” a giocare, mette l’accento sul fatto che i bambini devono essere liberi nel gioco.
L’adulto ha il solo compito di mettere a disposizione del bambino pochi elementi su cui poi sarà libero di interagire a suo piacimento. In questo modo sarà il bambino stesso
a creare il gioco.
S. Freud, nel caso del piccolo Hans (1908), aveva compreso l’importanza del gioco per entrare in contatto con il mondo interno del bambino, così come avveniva con le associazioni libere nell’analisi con gli adulti.
Attraverso il gioco egli poteva osservare e interpretare il significato dei sintomi che si celavano durante il gioco stesso.

Psicoterapia del gioco nei bambini
Ma fu M. Klein a sistematizzare regole e ruoli nell’analisi con i bambini mettendo l’accento in particolare sul ruolo del gioco libero.
Tramite il gioco spontaneo il bambino riusciva a liberarsi dalle ansie mettendo in scena nel gioco paure, desideri e conflitti inconsci che potevano così essere compresi e interpretati dal terapeuta.
Anna Freud mise l’accento sul forte valore simbolico del gioco che non riteneva, però, interpretabile.
Molto importante per A. Freud era la relazione che veniva a crearsi tra il bambino e il terapeuta, in quanto è attraverso questa relazione che possono emergere ed essere superate ansie e conflitti.
Donald Winnicott, pediatra e psicanalista, evidenziò il ruolo terapeutico dell’attività ludica affermando che giocare è già di per sé un atto terapeutico, e dà la possibilità al bambino di entrare in contatto sia con con il mondo esterno che con quello interno.

Il disegno
Intorno agli ’20 del ‘900 A. Freud, M. Klein ed altri si avvalevano del disegno, oltre che del gioco, nella terapia con i bambini ma la prima ad utilizzarlo fu Hermine Hug-Hellumuth, allieva di Freud.
Si deve però a D. Winnicott la sistematizzazione della tecnica del disegno in ambito infantile con il suo gioco degli scarabocchi (squiggle), in cui il terapeuta e il piccolo paziente creano insieme un disegno tracciando alternativamente delle linee su un foglio, senza seguire schemi, così come viene al momento.
Il disegno è anche l’elemento cardine di alcuni test proiettivi molto utilizzati in ambito infantile, come ad esempio:
– il Test dell’Albero di K. Koch;
– il Test della Famiglia di L. Corman;
– il Disegno della Figura Umana di K. Machover.
Vuoi un cosulto gratuito?
>> Contattami!
